Diritto Societario e Registro Imprese


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 27699 - pubb. 13/07/2022

L’abuso della regola di maggioranza

Tribunale Torino, 04 Luglio 2022. Est. Di Capua.


Società – Scambio di partecipazioni – Effetti



L’abuso della regola di maggioranza consiste nell’abuso, da parte del socio di maggioranza, della propria posizione al fine di ottenere un indebito vantaggio in antitesi con l’interesse sociale o ponendo in essere una condotta idonea a ledere la posizione degli altri soci in violazione del canone di buona fede che deve informare l’esecuzione del contratto di società e l’esercizio in comune dell’attività economica, e quindi contravvenendo alle disposizioni degli articoli 1175 e 1375 c.c..

Affinché possa sussistere una condotta qualificabile in tal maniera occorre che l’agire del socio, in questo caso l’esercizio del diritto di voto nell’assemblea la cui delibera si chiede di sospendere, sia diretto a perseguire un interesse personale antitetico a quello sociale, e che quindi non comporti alcun beneficio alla società stessa, oppure che sia deliberatamente diretto in modo intenzionale e fraudolento a provocare la lesione dei diritti di partecipazione e degli altri diritti patrimoniali spettanti ai soci di minoranza uti singuli.

L’onere di provare l’esistenza di una condotta abusiva ricade sul socio di minoranza, ma, al di fuori dell’ipotesi di esercizio “ingiustificato” o “fraudolento” del potere di voto ad opera dei soci di maggioranza resta preclusa al giudice qualunque verifica in merito alle ragioni che hanno condotto i soci di maggioranza a votare in un senso o nell’altro. (Redazione IL CASO.it) (riproduzione riservata)


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